Durante la tappa di Udine di INCinema, il primo Festival cinematografico in Italia fruibile anche dalle persone con disabilità sensoriali, oltre alla proiezione accessibile del nuovo film di Almodóvar La stanza accanto, vi sono state anche le premiazioni per il concorso INCorto, nel quale una delle due giurie era composta da persone con disabilità sensoriale
La seconda edizione di INCinema Film Festival, manifestazione ideata da Federico Spoletti e diretta da Angela Prudenzi, di cui Superando si onora di essere media partner sin dagli inizi, è un Festival, come abbiamo ampiamente riferito a suo tempo, che si svolge sia in presenza al cinema, sia da remoto su piattaforma MYmovies One e che soprattutto offre l’opportunità di vedere dei film in sala in modalità inclusiva anche a chi non può andare regolarmente al cinema. Si tratta infatti del primo festival in Italia fruibile anche dalle persone con disabilità sensoriali, che solitamente non possono partecipare ai festival cinematografici.
Nei giorni scorsi, INCinema, dopo l’apertura a Firenze, e le tappe di Lecce, Roma e Torino, ha vissuto la tappa di Udine, una tre giorni già da noi presentata, durante la quale sono state proposte varie proiezioni, e che grazie alla collaborazione con Warner Bros-Discovery, ha vissuto anche un evento speciale, ovvero in contemporanea con l’uscita nelle sale italiane, la presentazione accessibile a tutti e tutte del nuovo film di Pedro Almodóvar La stanza accanto (The Room Next Door), vincitore del Leone d’Oro all’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e candidato a quattro European Film Awards.
Alla proiezione ha presenziato anche l’attore italiano Alvise Rigo, componente del cast, che per l’occasione ha ricordato la sua esperienza: «È stato significativo lavorare diretto da Almodóvar e al fianco di Julianne Moore con la quale ho condiviso una lunga sequenza, straordinari artisti che mi hanno fatto sentire a mio agio in ogni momento. Un’avventura professionale e umana rara oltre che un’occasione incredibile per me, giovane attore italiano che sta muovendo i primi passi nel mondo del cinema. Su quel set mi sono sentito in famiglia, come mi hanno detto nel confermarmi la parte: “Ahora eres un chico de Almodóvar”, il massimo che potessi sognare».
Sempre a Udine vi è stata anche la premiazione del concorso di cortometraggi INCorto, con alcuni riconoscimenti assegnati da due diverse giurie, una di persone con disabilità sensoriali e una di studenti della Laurea Magistrale in Cinema e del DAMS dell’Università di Udine.
La giuria delle persone con disabilità sensoriali è stata presieduta dall’attrice e regista Camilla Filippi, che ha affermato: «Ho appena fatto un film documentario che si chiama Come quando eravamo piccoli che racconta la storia di quello che resta di una famiglia e delle scelte che ci definiscono. Essere presidente della giuria di questo Festival è per me una di quelle scelte che ci definiscono e fanno la differenza. Credo che ognuno di noi, nel proprio àmbito, possa lavorare affinché il mondo diventi un luogo accessibile ad ogni essere umano. In alcuni casi, come in questo, non era nemmeno complicato, serviva solamente uno sguardo diverso e fortunatamente gli organizzatori lo hanno avuto».
Ad aggiudicarsi dunque il premio di Miglior Cortometraggio, attribuito dalla giuria di persone con disabilità sensoriale, è stato Sharing is Caring di Vincenzo Mauro, «per la sua capacità di affrontare con profondità un tema di grande attualità, quale l’assoggettamento alle tecnologie che sfuggono al controllo umano. Il tema seppur drammatico è trattato con un’intelligente ironia volta a far riflettere lo spettatore. L’eccezionale interpretazione del protagonista, Vincenzo Nemolato, contribuisce in maniera decisiva alla compiutezza dell’opera. Con la sua espressività sia fisica che vocale, infatti, l’attore bene interpreta l’incalzare della narrazione e il repentino susseguirsi degli eventi».
Una Menzione Speciale è andata poi a La rabbia nostra di Lorenzo Giroffi, «per la capacità di dare voce a un tema sociale che anima le giovani generazioni». «Con uno stile incisivo e una narrazione cruda e autentica – si legge ancora nella motivazione -, il regista esplora le radici profonde di questo disagio, legandolo a questioni come le disuguaglianze sociali, l’incertezza sul futuro e il senso di isolamento in una società in rapida trasformazione. La giuria ha particolarmente apprezzato l’equilibrio tra un’analisi sociologica lucida e una preoccupazione per un tema sociale non sufficientemente trattato e spesso sottovalutato. Ciò rende il cortometraggio un’opera non solo informativa, ma anche espressiva di una violenza invisibile, ma reale su cui è necessario riflettere».
Per quanto riguarda invece il premio di Miglior Cortometraggio assegnato dalla giuria degli studenti della Laurea Magistrale in Cinema e del DAMS di Udine, esso è andato a Billi il cowboy di Fede Gianni, «per la capacità di raccontare una storia di inclusività e di accettazione, affrontando il tema dell’affermazione della propria identità». Il riconoscimento, inoltre, è andato anche «all’originalità della narrazione: Billi il cowboy riesce infatti ad affrontare queste tematiche utilizzando il formato western per esplorare tematiche che raramente trovano spazio in questo genere, offrendo una prospettiva fresca e innovativa. Un elogio speciale, infine, va alla fotografia, che ci immerge nel sogno di Billi e ci guida attraverso il contesto delle borgate romane, trasformate in uno scenario western».
Una Menzione Speciale della seconda giuria è andata poi al già citato (e premiato) Sharing is Caring di Vincenzo Mauro, ritenuto «una storia breve ma incisiva, che sorprende e intrattiene, lasciando un’impressione duratura».
INCinema, ricordiamo in conclusione, è prodotto e organizzato da SUB-TI ACCESS, in collaborazione con l’Associazione Libero Accesso, con il sostegno del Comune e della Banca di Udine, e anche in collaborazione con MYmovies, Alice nella Città, la Cineteca di Milano, la Fondazione Sistema Toscana, il Museo del Cinema di Torino, il Festival del Cinema Europeo di Lecce, Trieste Film Festival e l’Associazione +Cultura Accessibile.
Si avvale inoltre del patrocinio dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), della FIADDA (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone sorde e Famiglie), della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dell’Associazione Aniridia Italiana e della Consulta Regionale delle Associazioni delle Persone con Disabilità e delle loro Famiglie del Friuli Venezia Giulia.
I partner tecnici sono Earcatch e EasyReading, i media partner, oltre a Superando, Fred Film Radio e Motto Podcast. (S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Cristina Scognamillo (criscognamillo@gmail.com).
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