Intervista al nuovo Presidente del GGI di Unindustria Eugenio Samori sul Sole 24 Ore
Ampliare i limiti di età da 35 a 40 anni per la partecipazione ai bandi a favore delle imprese giovanili. Contribuire alla crescita degli Istituti tecnologici superiori (Its) e del Rome Technopole, per garantire alle imprese, soprattutto quelle giovani, le competenze necessarie per crescere. Incentivare la parità di genere.
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Sono questi alcuni dei punti cardine del programma di Eugenio Samori, 37 anni, nuovo presidente dei Giovani imprenditori di Unindustria Lazio (è anche di diritto Vicepresidente di Unindustria con la delega a start up e nuova imprenditoria). La sua esperienza lavorativa parte nel 2012, nel settore servizi di consulenza del lavoro. Nel 2012 diventa amministratore unico della Safra Srl – società tra professionisti (fondata dal padre, che però la lasciò subito in mano a Eugenio) che si occupa di consulenza del lavoro per imprese industriali farmaceutiche, dell’industria della gomma e plastica, metalmeccaniche e altre piccole e medie imprese.
«Ci troviamo in uno scenario che per i prossimi quattro anni sarà dominato dall’Intelligenza Artificiale – spiega Samori –. Tante imprese stanno nascendo proprio sviluppando tematiche legate a questa nuova tecnologica». Infatti, le start up sono un altro punto al centro del programma del nuovo presidente dei Giovani.
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«Abbiamo l’ambizione di mappare le start up presenti nei territori e favorire la costituzione e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali, contribuendo a creare un ambiente dinamico e innovativo», spiega. A partire dalla mappatura, aggiunge, potremo «sviluppare programmi di formazione, coinvolgendo anche imprenditori più esperti che possano condividere le proprie esperienze, competenze e possano guidare i giovani nelle loro sfide. Creeremo poi eventi per fare rete e favorire la collaborazione tra giovani imprenditori, facilitando scambi di idee, risorse e opportunità di business».
Nel terzo trimestre 2024, il Lazio si è confermato una delle regioni più dinamiche in termini di start up innovative, con 1.510 unità (il 12% del totale nazionale) al secondo posto dopo la Lombardia (3.436 unità , 27% del totale nazionale). Roma, con 1.351 start up (l’11% del totale), è seconda tra le province, dopo Milano. E Roma e Milano solo le uniche due province con le start up oltre quota mille.
Inoltre, nel 2023, il Lazio ha contato 29mila imprese giovanili attive (cioè con titolare under 29), il 9% del totale nazionale. La regione si colloca così al terzo posto, subito dopo Lombardia (17%) e Campania (11%). Ma le cifre evidenziano anche delle criticità : tra il 2014 al 2023, il numero di imprese guidate da giovani tra i 18 e i 29 anni ha registrato un -25%, in contrasto con l’aumento delle imprese gestite da titolari over 50 (+17%). Il Lazio si trova al terzo posto, dopo la Campania e la Sicilia, per numero di imprese under 29 perse negli ultimi dieci anni: ben 10.235 (fonte: Centro Studi Unindustria su dati UnionCamere).
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Per questo, spiega Samori, «il Gruppo giovani imprenditori di Unindustria vuole avere un ruolo attivo nel supporto delle iniziative del Piano Industriale del Lazio 2024», cioè il piano per il rilancio del Lazio presentato da Unindustria alla Regione che nei prossimi giorni entrerà nel vivo con i tavoli tecnici tra assessori e vicepresidenti delegati di Unindustria. «Il nostro obiettivo – sottolinea – è ricercare sinergie, contribuendo a costruire un ecosistema favorevole per i giovani e le aziende del territorio».
Tra le richieste che i Giovani faranno, c’è quella di ampliare i limiti di età , con bandi non più rivolti ad under 35 ma ad under 40: «Con i limiti attuali – chiarisce Samori – ci sono giovani imprenditori, che hanno da poco avviato l’azienda, che vengono tagliati fuori per i limiti di età dall’accesso a risorse che sarebbero fondamentali per la crescita: sappiamo tutti come il problema del credito sia una delle principali criticità per questo tipo di aziende. Ci faremo portavoce della richiesta anche tra i giovani di Confindustria, affinché la questione sia affrontata a livello nazionale e poi europeo»
Altro obiettivo che sta a cuore dei giovani imprenditori è il raddoppio degli studenti diplomati negli Its che sono sempre più richiesti dalle aziende e che si fa sempre più fatica a trovare (a novembre la difficoltà di reperimento sfiorava il 65% delle posizioni).
«Siamo aperti a collaborare con tutti gli Its del Lazio – spiega il nuovo presidente dei Giovani – per promuovere stage e tirocini per gli studenti, facilitando il passaggio tra formazione e mondo del lavoro. Inoltre, potremmo incentivare le aziende associate ad offrire opportunità di apprendistato, contribuendo così a formare professionisti qualificati nel settore. Puntiamo poi a incentivazione la certificazione della parità di genere, lanciando iniziative per promuovere pratiche di lavoro inclusive, come campagne di sensibilizzazione per la parità di genere».
Altra priorità , il Rome Technopole, il progetto nato dalla collaborazione tra istituzioni e aziende appena partito, che ha l’ambizione di dotare la capitale di un polo di ricerca all’avanguardia simile ai politecnici: «Può rappresentare una piattaforma strategica per sostenere le iniziative del Gruppo giovani imprenditori di Unindustria. Può fungere da punto di incontro per giovani imprenditori e le Università , sui temi dell’innovazione tecnologica».
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