Si è tenuto questo pomeriggio, nella sala conferenze dell’Hotel Regina Margherita, l’evento di presentazione del Bilancio sociale e l’avvio del nuovo ciclo di programmazione del sistema locale dei servizi PLUS (Piano locale unitario dei servizi alla persona) della Città di Cagliari.
Alla presenza del sindaco Massimo Zedda, l’incontro ha visto una partecipazione ampia e diversificata: cittadine e cittadini, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, del terzo settore, del volontariato e della promozione sociale, oltre a numerose autorità istituzionali attive nei settori della salute, istruzione, formazione, lavoro e giustizia, tra i quali Regione, Asl, Inps, ordini professionali e Università di Cagliari. L’evento ha rappresentato un momento centrale per fare il punto sui risultati raggiunti e tracciare le linee guida per il futuro del sistema dei servizi alla persona.
Nel suo intervento, il sindaco Zedda ha ribadito il valore strategico del PLUS per il futuro della città. “Momenti come questo di oggi ce ne saranno altri”, ha anticipato rimarcando il “coinvolgimento di tutta la macchina amministrativa del Comune di Cagliari, dallo sport all’istruzione e all’urbanistica, pensata in chiave sociale, perché possa determinare un alleggerimento rispetto a situazioni di degrado, dei luoghi e non solo delle persone”.
Cagliari si pone dunque l’obiettivo di essere una città inclusiva, capace di rispondere ai bisogni delle sue cittadine e dei suoi cittadini e di garantire servizi di qualità. Questo percorso di programmazione partecipata rappresenta una vera opportunità per costruire un sistema di servizi più equo, sostenibile ed efficace. “In accordo con le altre istituzioni, in particolar modo con la Regione Sardegna”, ha puntualizzato Zedda.
“Partendo da alcuni luoghi, Sant’Elia per citarne uno, prevediamo di realizzare la Casa della salute, interventi sociali e di riqualificazione complessiva dell’intero quartiere, in particolare del nuovo Borgo, dove verranno realizzati a breve nuovi sottoservizi, in accordo con Area. Verranno poi sistemate le pertinenze attorno ai palazzi, realizzate le opere di completamento del Parco degli Anelli e nuove connessioni verdi e sportive tra la zona che oggi ospita lo stadio provvisorio, domani il nuovo stadio e il palazzetto dello sport. Perché il portare decoro migliora la percezione di tutela del decoro, come avvenuto in altri quartieri della città”.
Durante l’incontro, l’assessora alla Salute e al benessere delle cittadine e dei cittadini, Anna Puddu, ha presentato alcune delle azioni sociali che saranno realizzate, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva e condivisa nella programmazione dei servizi: “L’evento assume una particolare importanza per l’intera comunità, che vogliamo coinvolgere attraverso la cura dell’informazione e la partecipazione attiva nelle scelte che riguardano il benessere dei cittadini e delle cittadine. Con quest’incontro prende avvio un processo di programmazione partecipato che si svilupperà nei primi mesi del 2025, e il cui esito sarà il nuovo PLUS della Città di Cagliari. Il nostro auspicio è quello di giungere a un nuovo sistema di servizi alla persona che tenga conto dell’evolversi dei bisogni, delle attese di diritti sociali concretamente garantiti, delle opportunità di cui dispone la nostra città, sia in termini di finanziamenti che di capitale sociale”.
Il pomeriggio di oggi segna dunque l’inizio di un percorso di lavoro che si svilupperà nei prossimi mesi attraverso il dialogo e il confronto con tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo condiviso è quello di costruire un nuovo PLUS che rispecchi le esigenze della comunità e le sfide del territorio, puntando su innovazione e inclusione per garantire una rete di servizi sempre più vicina alle persone. Numerose anche le consigliere e i consiglieri comunali presenti all’incontro-evento moderato per l’occasione dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi e che ha chiamato a raccolta gli enti e le associazioni del terzo settore del territorio. Tutti concordi sulla sua valenza e sull’utilità delle politiche sociali che, come dimostrano autorevoli studi, “rappresentano un investimento e non un costo”.
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